Sull'ultimo numero di Esquire - The Big Black Book, lo chef Antonio Iacoviello parla della sua ispirazione e di un particolare pesce di Tsushima.
A ottobre, Gucci Osteria da Massimo Bottura a Tokyo ha compiuto un anno. A guidare il team in cucina è lo head chef Antonio Iacoviello, autore di piatti contemporanei che fondono la tradizionale cucina italiana con ingredienti stagionali giapponesi. La sua particolare attenzione per i produttori locali lo ha condotto a Tsushima, nella prefettura di Nagasaki, l'habitat naturale del sigano.
A Tsushima, dove il settore ittico è fiorente, le alghe si sono drasticamente ridotte nel corso degli ultimi 20 anni. Al contrario, è aumentata la popolazione di pesci che si nutre di tali alghe, come il sigano, impoverendo le praterie di alghe marine, o "Isoyake", e determinando un cambiamento nell'ecosistema della zona. Consapevole del problema, lo chef Iacovello ha deciso di creare un piatto con il sigano. L'amuse bouche, denominato "Rabbitfish Mantecato", è una raffinata interpretazione del baccalà mantecato veneziano, servito con una guarnizione in foglia d'oro e racchiuso tra cracker ricavati da una fetta di pane.
Il viaggio ha ispirato anche "Rabbitfish and Chips", un ritratto culinario del futuro di Tsushima, in cui le alghe e il sigano coesistono dopo il ripristino dei fondali.
Da Esquire the Big Black Book Japan, Autunno/Inverno 2022
©Shin Igarashi
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